Molte persone faticano a mettere soldi da parte, pur desiderando riuscirci e comprendendone l’importanza. Il motivo centrale spesso risiede in un errore di gestione del denaro che si ripete in tante famiglie: costruire il proprio bilancio basandosi su convinzioni errate o su abitudini poco efficaci. Questo ostacolo può sembrare insormontabile, ma la buona notizia è che identificandolo e correggendolo è possibile ottenere risultati concreti e duraturi.
L’errore più comune nella gestione familiare
Il principale errore commesso nella gestione dei soldi di famiglia è la mancanza di pianificazione realistica delle spese. Molto spesso si sottovalutano uscite effettive, oppure si pensa che basti una semplice lista delle spese per avere tutto sotto controllo. In realtà, come evidenziato da numerosi studi, le persone tendono a stimare male quanto spendono realmente in un mese, e questo porta inevitabilmente a non riuscire a risparmiare .
Un altro scoglio tipico riguarda la sottovalutazione delle spese impreviste. Fatture mediche, guasti improvvisi, spese scolastiche inattese: se non si crea un fondo di emergenza capiente, queste uscite possono mettere in crisi il bilancio familiare con effetti immediati sulla possibilità di risparmio. La soluzione? Avere almeno tre mensilità di spese da parte, suddivise in riserve dedicate a emergenze minori, tasse e assicurazioni, e grandi acquisti occasionali .
L’impostazione del budget: quale metodo scegliere
Moltissime famiglie falliscono nel risparmio perché adottano un sistema di budgeting troppo complesso o assolutamente inadatto alle proprie abitudini. La convinzione di poter “azzeccare” l’impostazione ideale al primo colpo costituisce un altro errore frequente. Molte persone trascorrono ore a suddividere il bilancio in decine di categorie e sottocategorie, sfiduciandosi rapidamente quando si accorgono di non riuscire a rispettare il piano. La soluzione pratica, invece, è adottare un sistema semplice e costante, come la famosa regola del 50-20-30, particolarmente efficace sul lungo periodo .
Regola del 50-20-30
- 50% del reddito va destinato alle spese essenziali: affitto, mutuo, bollette, alimentari.
- 20% viene accantonato per il risparmio, d’emergenza e per obiettivi futuri.
- 30% può essere utilizzato per spese “ricreative”, abbigliamento, svaghi, attività non indispensabili.
Questo metodo non solo semplifica la gestione del denaro, ma aiuta anche a incrementare la consapevolezza finanziaria di tutti i membri della famiglia, stimolando un cambiamento positivo e diffuso nell’approccio al bilancio familiare .
Obiettivi chiari e gestione mentale del risparmio
Un altro errore che molte famiglie compiono è non avere obiettivi finanziari ben definiti. Semplicemente mettere da parte ciò che “avanza” a fine mese è una strategia poco efficace. Il risparmio dovrebbe essere pianificato e inserito tra le prime voci di spesa, subito dopo aver incassato lo stipendio, proprio come si fa con affitto e utenze .
Le ricerche evidenziano che le famiglie che stabiliscono obiettivi chiari, realistici e raggiungibili risparmiano costantemente di più rispetto a chi non ha una visione precisa. Avere obiettivi, inoltre, aiuta a motivare tutti i membri, grandi e piccoli. Trasmettere ai figli il valore del risparmio e della gestione oculata delle risorse crea una cultura finanziaria più solida e duratura .
Il ruolo delle abitudini e della psicologia
- Inserire il risparmio come obbligo mensile, non come eventualità.
- Automatizzare il trasferimento verso il conto risparmio appena arriva lo stipendio.
- Motivare la famiglia con obiettivi condivisi e visibili: viaggio, acquisto di una casa, strumenti per i figli.
Non affrontare questi aspetti psicologici è un errore di gestione molto diffuso. Sottolineare il valore a lungo termine aiuta a evitare di cadere nella trappola del “consumo immediato”, in cui il benessere presente viene sempre anteposto alle possibilità future.
Altri errori diffusi e consigli pratici
Oltre ai problemi già citati, si riscontrano altri errori tipici nella gestione dei soldi di una famiglia:
- Non conoscere il proprio potere di risparmio: molte famiglie non sanno esattamente quanto potrebbero risparmiare mese per mese e si affidano solo a percezioni personali .
- Uso eccessivo della carta di credito: questa scelta può portare a una riduzione della percezione reale delle spese sostenute e, di conseguenza, creare squilibri nel bilancio .
- Mancanza di flessibilità: alcune famiglie adottano regole troppo rigide che durano poco, generando frustrazione. Più utile adottare metodi flessibili e adattabili alla realtà delle proprie entrate e spese.
Un altro consiglio utile è monitorare regolarmente il proprio bilancio, confrontando le uscite reali con quelle preventivate. Un semplice foglio di calcolo, un’app dedicata oppure una scheda di bilancio cartacea possono fare una grande differenza nell’acquisire consapevolezza e nel correggere rapidamente la rotta, in caso di scostamenti significativi rispetto al piano.
L’importanza di coinvolgere tutta la famiglia non deve essere sottovalutata. Discutere apertamente di soldi, stabilire regole comuni ed educare i più giovani al valore del risparmio aiuta a evitare incomprensioni e sprechi. Il controllo collettivo delle spese, se vissuto come un’occasione di crescita e non come una punizione, può rafforzare i valori familiari e favorire il raggiungimento di grandi obiettivi .